Sciacalli d’Italia
Un nuovo abitante si è stabilito nella nostra penisola, un canide che ulula come un lupo ma è grande come una volpe. Il nostro nuovo vicino ha iniziato a visitare il territorio italiano meno di 30 anni fa ma solo da una decina d’anni pare voglia metter su famiglia sulle nostre Alpi. La sua sopravvivenza, però, è già in pericolo: a minacciarla bracconieri e incidenti stradali.
L’areale di distribuzione originario della specie Canis aureus (nome scientifico dello sciacallo dorato) include tutta l’Africa, il Caucaso, l’Anatolia, l’Asia minore, l’India e l’Europa sud-orientale e centrale. In Europa è arrivato in tempi recenti (si suppone nell’Olocene) mentre nel territorio italiano ha fatto la sua comparsa solo nei primi anni ’80. Le ragioni di questo spostamento verso il centro Europa non sono ancora chiare, ma potrebbero essere legate alla sempre minor presenza di lupi in tutta la Penisola Balcanica. In condizioni naturali, infatti, il lupo è un duro antagonista dello sciacallo, che lo preda attivamente.
Per un lungo periodo, le visite degli sciacalli in Italia si sono limitate a rapide perlustrazioni di giovani maschi isolati ma, negli ultimi anni, è stato possibile localizzare una discreta popolazione diffusa in tutto il Friuli-Venezia Giulia e nel Veneto!
Lo sciacallo dorato è un piccolo lupo con le zampe corte e le orecchie grandi. È schivo come una volpe; si muove soprattutto di notte e si nutre di piccoli mammiferi, ma anche di carogne, insetti, frutta e uccelli. È anche ghiotto di polli, lepri e caprioli motivo per cui è spesso vittima di aggressioni da parte di bracconieri e cacciatori.
Gli sciacalli vivono in gruppi composti da una coppia riproduttiva più qualche giovane femmina. Si concentrano in prossimità dei piccoli centri abitati e hanno sviluppato una particolare abilità nel procurarsi il cibo di cui hanno bisogno dai nostri scarti. Poiché fonte alimentare gli sciacalli sembrano tollerare volentieri la presenza dell’uomo ma non si può, purtroppo, affermare il contrario; nonostante lo sciacallo sia protetto dalla legge italiana dal 1992 è spesso vittima di bracconaggio. In ambienti meno antropizzati non se la passa molto meglio; in condizioni di coabitazione con il lupo, è escluso dalle zone forestali più integre e occupa ambienti marginali, zone umide, macchie mediterranee e aree coltivate.
Se la prima fase di insediamento è stata caratterizzata da molte difficoltà, dati recenti del Museo Friulano di Storia Naturale mostrano una nuova fase d’espansione in gran parte dell’Italia nord-orientale. Gli scienziati sono giunti a questa conclusione attraverso campagne di stimolazione acustica, catalogando le risposte degli animali in libertà agli ululati registrati in precedenza. È stato quindi possibile stimare che in Italia vivano non meno di una ventina di sciacalli dorati ma la loro localizzazione dovrà essere ancora monitorata e sarà associata a studi legati alle loro abitudini di vita nel nuovo territorio.
Il ritorno del lupo nel triveneto, però, potrebbe condizionare l’espansione degli sciacalli. Al momento è ancora presto per sapere come le due specie interagiranno: l’esclusione competitiva tra lupo e sciacallo avverrà probabilmente soltanto dopo la formazione di popolazioni stabili di entrambe le specie.
Come spesso accade l’unico serio problema per la conservazione della specie in Italia è legato alle campagne di prelievo delle volpi, con le quali gli sciacalli sono spesso confusi nonché agli incidenti di cui sono vittime i maschi erranti lungo le strade. Se poco possiamo fare per le morti accidentali causate dalle auto, è utile una campagna di sensibilizzazione su cacciatori e contadini.
In mancanza di grossi cambiamenti e con il ritmo attuale di espansione, nell’arco di pochi anni, non sarà difficile incontrare uno sciacallo su sentieri di Alpi e Appennini dell’Italia settentrionale. Ricordate, dunque, se durante una delle vostre passeggiate doveste incrociare una volpe dalla coda corta, o più probabilmente sentire un ululato in lontananza potrebbe trattarsi del nostro nuovo conterraneo, lo sciacallo dorato.
Link:
- http://www.wwf.it/client/render.aspx?root=799
- http://www.scubla.it/wp-content/uploads/Schede_pdf/ecologia/approfondimenti_fototrappole/17Sciacallo_Dorato%20in%20Trentino.pdf
- http://www.canids.org/papers/canis%20aureus%2012_lapini%20et%20al%202009.pdf
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