La Biodiversità italiana è Online

biodiversitàIl Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare promuove “Sistema ambiente 2010”, la cui componente più importante è sicuramente il Network Nazionale della Biodiversità.

Si tratta di un cervellone centrale che coordina e gestisce i dati sulla Biodiversità italiana provenienti dai Centri di Eccellenza e da una fitta rete di altri soggetti che in tutto il territorio nazionale monitorano, giorno per giorno, la salute della nostra natura. Il Network è, poi, in contatto con strutture simili internazionali (LifeWatch, GBIF, ecc.) per integrare costantemente i nostri dati con quelli provenienti da altri paesi europei.

L’obiettivo principale del Network, e quindi del sito web, è però rendere disponibili i dati provenienti da tutta Italia a chiunque sia interessato a conoscerli, sia per scopi di ricerca, sia per semplice conoscenza o divulgazione.

La prima sezione che vien voglia di visitare è sicuramente “Vivi le aree naturali” dove sono indicate e (tramite “streetview” di Google) virtualmente accessibili tutte le aree naturali italiane.  Questa sezione avrebbe lo scopo di permettere a tutti, in modo semplice e rapido, di conoscere il grande patrimonio naturalistico della nostra nazione.  Per ogni area protetta sono, poi, visualizzabili informazioni utili su come arrivare e quali percorsi affrontare, indicazioni sui centri vicini e, persino, sul meteo.

La sezione del sito che, però, ritengo più interessante è quella chiamata “Scopri la biodiversità” tramite la quale è possibile avere informazioni sullo stato della biodiversità in Italia e su quali sono gli strumenti normativi o le iniziative utili per la sua conservazione.

Come accade raramente nel web, la complessità della parola biodiversità è ben esposta, si tratti di biodiversità genetica, specifica o ecologica. La conservazione di ciascuna di queste facce della biodiversità è l’unico modo per garantire il buon funzionamento degli ecosistemi e tutti i fattori da esso influenzati.

Con la ratifica della Convenzione sulla Diversità Biologica, firmata a Rio de Janeiro nel 1992, l’Italia si è impegnata a definire una Strategia nazionale per la biodiversità, adottata, poi, nel 2010. Per i prossimi 10 anni, quindi, tutte le regioni d’Italia lavoreranno insieme per garantire lo sviluppo di politiche ambientali nazionali.

L’unione europea è, da più tempo ancora, impegnata nella lotta per la salvaguardia della biodiversità ma gli impegni presi in passato per ridurre la perdita di specie, non hanno portato ai risultati sperati. Durante il summit di Nagoya del 2010 è stata, quindi, rinnovata la richiesta di un impegno reale da parte di tutti gli Stati affinché si possano raggiungere gli obiettivi desiderati.

E’ molto importante che ciascuno di noi faccia propria la sfida dell’umanità intera per proteggere la biodiversità. Ciascuno può dare il suo contributo con le scelte fatte a scuola, al supermercato o nella propria casa.

Se volete scoprire come diventare paladini della biodiversità, vi suggerisco vivamente di visitare la sezione del sito “Cosa può fare ognuno di noi?”. Scommetto che tutti impareremmo qualcosa in più su come difendere la nostra natura.

Per approfondire:

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