La bufala è servita
posted by Barbara Dalla Bona | Maggio 8, 2014 | In Home, Vita sul Pianeta | Articolo letto 4.411 volteDal 19 al 24 Maggio, in diverse città italiane avrà luogo l’evento “La bufala è servita: tra scienza e pseudoscienza”. L’intera manifestazione, promossa dalla Città della Scienza, l’ANBI (Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani) e Pro-Test Italia è, solo, alla seconda edizione, ma si pone l’altissimo obiettivo di arginare i danni causati dalla disinformazione in campo scientifico.
Senza pozioni magiche o strumenti miracolosi, gli scienziati, quelli veri, analizzando teorie diffuse di quella che mai dovrebbe essere chiamata scienza (ma che così è stata indicata da certi media), ne evidenzieranno tutte le debolezze, ne smentiranno i risultati, per ridurle a quello che realmente sono: minacce per l’evoluzione di una vera coscienza critica.
Avere spirito critico, ci tengono a precisare gli organizzatori, non significa non considerare gli aspetti umani ed etici del fatto, ma permette di compiere scelte oculate su temi fondamentali per la salute, l’alimentazione e l’ambiente.
Gli eventi affronteranno i temi più hot dell’attualità scientifica (vaccini, OGM, sperimentazione animale, caso STAMINA). In moltissime città italiane ci saranno conferenze, caffè scientifici, incontri in libreria e in piazza, secondo il tema, per non perdere mai di vista l’obiettivo primario della manifestazione, ossia, coinvolgere un pubblico non esperto in un dibattito critico e costruttivo. Ben vengano gli scettici, affermano gli organizzatori; finché ci sarà una volontà reale di confrontarsi la scienza sarà sempre vincitrice!
Gli obiettivi di questa nuova edizione si concentrano sulla possibilità di dare ai cittadini gli strumenti per seguire criticamente le vicende scientifiche di attualità e giudicare la scienza sulla base di fatti e risultati e non di pregiudizi.
Cittadini critici aiuteranno le istituzioni a prendere posizioni responsabili per favorire un’adeguata cultura scientifica e fare le scelte giuste per la ricerca e la scienza in genere.
La mia speranza per tutti quelli che credono di possedere una coscienza ecologista e la voglia di battersi per far cessare crudeltà e ingiustizie, è che inizino a informarsi, utilizzando, se possibile, fonti certe.
L’attivismo della gente comune, ha permesso che dei veri crimini (contro gli animali o contro l’ambiente in genere) fossero smascherati e fermati ma sono ancora molte le manifestazioni di protesta alimentate da credenze pseudoscientifiche che ridicolizzano l’impegno genuino delle persone.
Tutto ciò può cambiare e, l’unico modo possibile, è informarsi e utilizzare criticamente le fonti. Ho sempre avuto chiara l’importanza dell’informazione scientifica, soprattutto per i più giovani e, per quanto limitato sia il mio ruolo in questo campo, ho sempre agito criticamente, preferendo tacere che pubblicare una notizia non verificata.
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About The Author

Barbara Dalla Bona
Sono nata nel Gennaio del 1981, nel cuore della fredda pianura pontina, con sangue veneto e occhi siciliani. Da bambina Latina e' tutto il mio mondo, da esplorare e conquistare con una bici e un po' di fantasia ma, nell'adolescenza, la provincia si fa stretta. Inizio a viaggiare e mi conquista una Londra dinamica e multiculturale. All'universita' mi trasferisco a Roma; frequento la facolta' di Scienze Naturali e rimango affascinata, piu' di quanto non lo fossi gia', dalla magia nascosta in ogni fenomeno naturale. La mia voglia di conoscere il mondo, pero', e' irrefrenabile. Viaggio per Africa, India e America centrale finche' non decido di frequentare un anno accademico a Valencia, in Spagna. Dopo la mia laurea collaboro con il Centro di Ricerca Interuniversitario sulla Biodiversita'; nel frattempo vinco una borsa di studio post lauream per svolgere un progetto di ricerca sull'ecologia delle specie vegetali esotiche in una prestigiosa universita' californiana. E' li' che, per la prima volta, sento la nostalgia della mia pianura con i suoi laghi e le sue spiagge. Al ritorno da quella esperienza fantastica mi butto a capofitto in un progetto di educazione e interpretazione ambientale nel territorio del Parco Nazionale del Circeo; progetto in corso ed evoluzione gia' da un paio d'anni ma che da quel momento diventa la mia attivita' principale. La voglia di conoscere il mondo e il piacere di comunicarlo sono le due forze che alternativamente o spesso in congiunzione determinano ancora la rotta della mia vita.
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