La mediazione animale nella nostra vita
Oggi vi vorrei parlare di un argomento che trovo davvero importante. La mia prima figlia “pelosa” è arrivata ben 12 anni fa! Adesso è parte integrante della mia famiglia. Ci è stata vicino nelle gioie e nei dolori.
Siamo comunemente abituati a parlare di pet therapy per riferirci agli interventi terapeutici, ma anche attività sociali e ricreative, che si eseguono con bambini e adulti. Gli attori protagonisti sono loro: cani, gatti, asini, conigli, cavalli, ecc.
Li troviamo in ospedale nei reparti oncologici pediatrici, aiutano i bambini autistici a socializzare, sono il “bastone” dei non vedenti o degli anziani.
I cani, in primis, aiutano i disabili psichici, ma anche quelli fisici per orientarsi in casa o essere autosufficienti. Anche nei casi più semplici, di difficoltà di attenzione, i nostri amici a quattro zampe aiutano i bambini a leggere e a non distrarsi.
Molti sono gli effetti salutari riscontrati e confermati da studi scientifici: abbassamento pressione sanguigna, effetti calmanti, riduzione della glicemia e aritmia, innalzamento livelli di endorfine e di serotonina, ecc.
Oramai, non c’è Regione in cui non sia presente un progetto di terapia con animali e/o almeno attività ludico-ricreative.
Il termine pet therapy fu coniato nel 1953 da uno psichiatra infantile, Boris Levinson, che durante una seduta con un bimbo autistico, notò che la presenza del suo cane migliorava la seduta terapeutica.
Stiamo parlando di un argomento talmente tanto importante che lo stesso Ministero della Salute, a marzo del 2015, ha stabilito che la pet therapy è una disciplina riabilitativa. Il 25 marzo 2015 è stato, infatti, firmato un accordo Stato-Regioni che conteneva delle linee guida nazionali per gli interventi con gli animali. Quindi, i Centri individuati devono essere accreditati e gli operatori devono avere seguito un corso professionale. Adesso è stato stabilito un quadro uniforme su tutto il territorio e si useranno gli stessi termini per indicare gli interventi con gli animali. Andiamo a conoscerli meglio anche noi.
La Taa è la terapia assistita con gli animali. E’ un intervento che può essere autorizzato solo da un medico. E’ indicata per individui affetti da patologie psichiche e/o fisiche.
Poi c’è la Eaa, l’educazione assistita con gli animali. E’ un intervento che mira a potenziare l’autostima di un soggetto e la sua inclusione sociale.
Infine, c’è la Aaa, l’attività assistita con gli animali. Ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di una persona, grazie alla partecipazione ad attività ludico-ricreative.
Gli operatori dovranno seguire un percorso formativo comune, con programmi di studio e ore di frequenza stabilite a livello nazionale. Solo i Centri di Referenza nazionale, l’Istituto Superiore di Sanità ed i Centri accreditati potranno formare gli operatori di pet therapy.
A Roma, recentemente si è concluso un progetto che ha coinvolto bambini con problemi psichici (anche affetti da autismo) tra gli otto e i quattordici anni. E’ stata eseguita attività assistita con tredici specie diverse di animali. Nel 95% dei casi, sono stati risolti i problemi di mal di testa. Gli animali che hanno apportato i maggiori miglioramenti comportamentali sono stati leoni marini e foche.
A questo proposito, si sta diffondendo la ricerca, nel campo della pet therapy, nei confronti dell’acquariofilia. Recenti studi sembrano indicare, infatti, gli acquari e la fauna che li popola, come rimedio allo stress quotidiano. L’ansia da dentista può essere superata con l’osservazione dei pesci in un acquario, sistemato nello studio dentistico (pensiamo al clown fish di “Alla ricerca di Nemo”).
Altri studi hanno dimostrato come il 21% dei pazienti affetti da Alzheimer migliorino l’attenzione, il rilassamento e l’umore, grazie all’acquario terapia.
L’acquario terapia e la delfino terapia sono già utilizzate, poi, nei casi di difficoltà di attenzione o iperattività dei bambini.
Io trovo meraviglioso che, semplicemente interagendo con un animale, si possa rispondere meglio alle cure e rilassarsi durante una seduta terapeutica. Grazie ai nostri amici animali!
Per approfondire:
- http://www.superabile.it/web/it/CANALI_TEMATICI/Salute_e_Ricerca/Inchieste_e_dossier/info1948827868.html
- http://www.iss.it/binary/neco/cont/Ambiente.%20Punti%20critici.1166171640.pdf
- http://www.izsvenezie.it/istituto/centri-di-referenza-nazionale/interventi-assistiti-con-animali/
- http://www.antropozoa.it/
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