Afrika Burn

Cos’è Afrika Burn?
AfrikaBurn é una comunità creata dai partecipanti, che insieme creano arte, strutture che vengono bruciate, costumi, performance artistiche, campi a tema, musica, veicoli mutanti, e molto altro ancora. Tutto questo viene realizzato attraverso il lavoro volontario dei cittadini di Tankwa Town nel deserto del Karoo (Sud Africa) una volta all’anno.

Afrika Burn punta ad essere una comunità radicalmente inclusiva e accessibile a tutti. La cosa più importante nei valori della cultura di AfrikaBurn è l’immediatezza: l’esperienza prima della teoria, le relazioni morali prima di quelle politiche, la sopravvivenza prima dei servizi, i ruoli prima dei posti di lavoro, il rituale prima del simbolismo, il lavoro prima degli interessi, il sostegno dei partecipanti invece della sponsorizzazione.

Niente è in vendita eccetto il ghiaccio nella citta di Tankwa Town, niente, non ci sono venditori ambulanti nessuna pubblicità o branding, semplicemente non è nello spirito della comunità. Neanche il baratto è ammesso, Afrika Burn è uno spazio demercificato con un’economia che si basa sul donare, cioè sul dare senza aspettarsi niente in cambio.

La mia storia
Il deserto è un posto mistico, dove il nulla sovrasta, quando gli occhi corrono su quegli spazi sconfinati, la mente si ritrova quasi in uno stato ipnotico e medita sul senso più profondo della vita.

La strada per Tankwa Town è dura ed aspra, ci si ritrova per alcune ore su una strada sterrata, dove gli scenari si ripetono costantemente ma non sono mai gli stessi, dove il rumore delle ruote sulle dure rocce fa vibrare e scuotere ogni fibra di chi siamo, l’attesa è simile a una dolce agonia, aspettiamo ansiosi di arrivare, vedendo macchine fermate dall’asprezza del terreno, nell’incertezza di sapere se, alla fine, riusciremo ad arrivare senza intoppi.

Finalmente eccoci alle porte di questa folle città.

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E nel deserto riscopriamo che è proprio quel nulla che ispira la mente dell’uomo, è proprio quello spazio sconfinato che da, a noi esseri umani, il senso di poter essere chi veramente siamo, creatori di nuove realtà, esploratori di nuove dimensioni. Noi abitanti di Tankawa Town, siamo ora creatori di nuovi destini. Scegliamo attentamente chi vogliamo essere addirittura prima di arrivare ma solo quando incontriamo la polvere del deserto, come se fosse fatata, che finalmente ci trasformiamo in nuove creature.

Ho avuto quasi la sensazione di trovarmi in un set cinematografico, dove veramente la polvere fosse l’essenziale ultimo tocco del trucco, come se proprio in quei piccoli frammenti di roccia ci fosse l’ingrediente magico che avesse trasformato ognuno di noi in chi volevamo essere per davvero.23

E una volta che la sabbia ci ha ricoperto la pelle, cominciamo l’avventura e vaghiamo in questa città fatata, dove ognuno impersona chi davvero vuole essere.

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Inizia cosi la celebrazione di un sogno, di un’umanità che non è schiava del denaro, ma è asservita solo alla sua fantasia. Il gran freddo della notte ed il terrificante ed accecante caldo del giorno, le stelle, le galassie, le luci, i costumi, i colori, il fuoco del cielo al tramonto, il vento che fa danzare la sabbia,

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anche le macchine prendono anima e si trasformano in esseri con una personalità e un carattere a se stante. Tutto prende forma e vita negli occhi di chi guarda e come un incantesimo fatato, la vita di una nuova civiltà inizia.

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Nel deserto sembra che nulla accada per caso, e come se le anime di noi uomini, si sincronizzassero ad una intelligenza superiore, tutto sembra accadere con un estremo significato, gli incontri sono sempre profondamente importanti, le persone che ci accolgono o respingono.

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Nel nostro percorso in Tankwa Town ognuno entra per insegnarci qualcosa, misteriose persone prendono o danno, alcuni regalano importanti messaggi o doni preziosi, altri prendono cose necessarie per il loro viaggio.

Il gioco è tutto nel dare e nel ricevere. Ognuno di noi offre infinite possibilità, e proprio in questo scambio di energie che il segreto di Tankwa Town si rivela.

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Ho incontrato persone meravigliose di cui non conosco neanche il nome, mi hanno regalato emozioni profonde con sguardi, parole, sorrisi, abbracci, doni,

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e sono questi i momenti che conserverò dentro di me per sempre, sono questi i momenti che mi daranno forza nella mia vita di tutti i giorni, nel credere che, in fondo, l‘umanità è molto di più di un semplice gioco economico.

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Noi uomini siamo esseri stellari, fatti di polvere e sogni, e siamo compagni in questo viaggio, e l’ecstasy di saper di essere insieme e di poter contribuire al processo di conoscenza di ognuno di noi è forse il dono più profondo di questa esistenza.

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Quando ci riconosciamo parte dell’altro e del tutto, la sofferenza di essere vivi scompare, e la gloriosa forza dell’amore vince su ogni cosa.

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Fotografie: Keegan Foreman & Beatrice Gilbo

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