Fedele come questa cicogna
Da piccoli vi hanno mai detto sei ignorante come un asino ? E avete mai scherzato con un amico urlandogli da lontano sei lento come una lumaca ? Sentire un bambino che parla del padre descrivendolo forte come un leone strapperebbe un sorriso persino all’uomo più maturo del paese perché, in fondo, è stato piccolo anche lui…
Chiunque, con un pò di fantasia e una scherzosa licenza poetica, può inventare nuovi modi di dire, per esempio: fedele come una cicogna. Per convincere di quanto sia credibile e magari, perché no, anche per ispirarvi a usare questa nuova similitudine, voglio raccontarvi la storia di Malena, una cicogna bianca.
Gli elementi ci sono tutti: un cacciatore ignorante, un uomo intelligente che salva la protagonista e, infine, un giovane amore.
Come ogni anno, in Primavera, comincia la migrazione delle cicogne che dall’Africa Tropicale salgono in Europa per ricolonizzare i siti riproduttivi. Per la giovane Malena, quello del 1993, era probabilmente uno dei primi viaggi che affrontava e, come tutti i giovani inesperti, era più esposta ai numerosi rischi che questi lunghi spostamenti comportano. Arrivata in Croazia, per la precisione a Est nel villaggio di Brodski Varos, decide di fare una sosta per riposarsi e rimettersi in forze; qualcosa dentro di lei le diceva che era quello il punto dove fermarsi ma non poteva certo immaginare quello che sarebbe successo …. BANG…. Colpita. Un cacciatore, uno di quelli che non rispetta le regole, un bracconiere, l’aveva ferita irrimediabilmente all’ala ma per fortuna senza ucciderla. Malena non è mai più riuscita a volare, eppure è una cicogna fortunata.
Il gentile Stjepan Vokic, bidello pensionato, la trova poco dopo e da allora se ne prende cura ogni giorno con amore, nutrendola, pulendola e, soprattutto, proteggendola. Per 10 anni Malena ha dovuto aspettare l’arrivo del suo principe azzurro, Klepetan, un giovane maschio di cicogna bianca che dal loro primo incontro, nel 2003, non ha mancato nemmeno un appuntamento. Sono 14 anni, ormai, che la coppia si incontra ogni inizio Aprile per riprodursi e trascorrere insieme la stagione calda. Il calo delle temperature settembrine indica che è il momento di ripartire, le cicogne lo avvertono nell’aria, ma anche dentro di loro; Malena è incapace di volare ed è quindi costretta ogni anno a salutare il suo compagno. Lo vede allontanarsi insieme ai piccoli, ormai indipendenti, e non le resta poi che aspettare; ma l’attesa non è poi così lunga perché il suo fedelissimo compagno, giunta nuovamente la stagione degli amori, torna sempre da lei… e in anticipo, per giunta, rispetto agli altri maschi della specie!
Nel 2014 Klepetan arriva all’alba, interrompendo il sonno tranquillo dell’anziano Stjepan che non lo aspettava prima di qualche giorno, ma l’amore è anche questo: sorprese. Lui è molto più di questo, si fa carico, infatti, dei compiti che nella coppia normalmente vengono svolti dalle femmine di cicogna, per esempio le lezioni di volo. È infatti il papà che in questa famiglia insegna ai piccoli a volare e a nutrirsi da soli per diventare indipendenti. A Malena resta, per forza di cose, il compito di deporre le uova che per circa trenta giorni saranno covate da entrambi.
Pensate ancora che non sia una cicogna fortunata? Riuscite a immaginare un maschio più servizievole e fedele di Klepetan? Personalmente azzardo l’ipotesi che se Klepetan potesse fare le uova al posto di Malena, lo farebbe!
Scommetto che ora dire fedele come una cicogna non vi suona così strano, quasi quasi…ci credete! E se vi rivelassi che questa magnifica storia è vera ma non è quello che accade con tutte le cicogne bianche? Nel mio nuovo detto c’è abbastanza verità da renderlo utilizzabile, ma tutti sappiamo che dei tantissimi modi di dire più conosciuti, sono pochi quelli davvero esplicativi. Potremmo essere più realistici dicendo che la formica, in proporzione, è molto più forte del leone…ma come contraddire un bambino che osanna il papà? Allo stesso modo voi mi potreste correggere dicendo fedele come Klepetan, ma farebbe lo stesso effetto? Non credo…
Proviamo, ora, a guardare la storia da un punto di vista più scientifico in modo da renderci conto che la coppia in questione non rappresenta la regola, bensì un’eccezione rispetto alle abitudini delle cicogne bianche, ma anche che questo comportamento sembra essere davvero troppo anomalo per essere spiegato con il solo romanticismo. Allo stesso tempo, però, sono certa che qualcuno resterà scettico alle mie ipotesi in favore della visione sentimentale.
Il nome della specie è Ciconia ciconia, un animale maestoso per aspetto e dimensioni; corpo bianco, penne delle ali e della coda nera che contrastano col rosso deciso delle zampe e del becco. Uccello famoso per i suoi spostamenti migratori che vedono Est Europa e Africa centro meridionale i principali punti di arrivo e di partenza dei loro lunghi viaggi. Agosto e Settembre sono i mesi in cui comincia la discesa dei grandi stormi di Cicogne verso luoghi più caldi dove trascorrere l’inverno, troppo rigido alle latitudini euroasiatiche. A Marzo il viaggio di ritorno cade nel periodo riproduttivo e si traduce, quindi, in spostamenti solitari e veloci di maschi aventi come obiettivo l’occupazione del miglior sito di nidificazione a disposizione; a seguire, l’arrivo delle femmine che sceglieranno il compagno anche in base alla bontà del sito conquistato.
Quest’ultimo può trovarsi tanto su alti alberi quanto su campanili, torri, mura, pali elettrici e varie altre costruzioni antropiche ben soleggiate; la struttura di rami e terriccio viene resa più accogliente da uno strato di erba e ramoscelli per un diametro totale che va dagli 80 ai 150 cm. La laboriosa costruzione del nido vede impegnati entrambi i membri della coppia per circa 8 giorni, ma, nel caso in cui il maschio scelga un nido già esistente, gli basterà sistemarlo senza alcuna ulteriore fatica. La competizione sarà quindi spietata… cominciate a intuire dove voglio arrivare? Aggiungiamo qualche altro dato…
Essendo questi uccelli piuttosto longevi (in media 26 anni), raggiungono la maturità sessuale dopo ben 4 anni, questo non vuol dire, però, che non vogliono occupare nidi utili a coppie veramente in grado di riprodursi. La concorrenza tra maschi è più cospicua del normale e, sommata alla natura estremamente territoriale della specie, si traduce in una pericolosa lotta annuale per la sopravvivenza. Come se non bastasse, conquistare una femmina una stagione non vuol dire garantirla a vita, infatti, questi animali sono monogami stagionali, ovvero cambiano partner riproduttivo ogni anno, a meno di fortuite repliche. Quante possibilità ci sono che un maschio sopravviva alle insidie della migrazione, che arrivi tra i primi a destinazione, che trovi un sito di nidificazione allettante, che venga scelto da una femmina e che la cova sia portata a termine con successo? Un bel po’ di incognite e difficoltà insomma…. E se il nostro prestante Klepetan riducesse il numero di rischi contando su un nido già costruito, in un luogo sicuro e con una femmina fertile che non aspetta altro che un maschio con cui potersi accoppiare? Le sue incantevoli attenzioni nei confronti di Malena, come procacciare cibo per lei e i piccoli o insegnare loro a volare, diventano inezie se paragonate alle garanzie che la compagna gli offre. La domanda da porsi é se questa fedeltà é riconducibile alle emozioni o all’istinto di sopravvivenza. Un quesito che presenta paralleli anche con la condizione di noi umani.
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