Sei uno squalo sociale? Anche gli squali hanno personalità individuali.
Ho sempre sospettato che squali e felini avessero molto in comune. Schivi per natura, squali e felini odiano il rumore e i posti affollati; se si avvicinano guardinghi è perché possono resistere a tutto tranne alla curiosità e quando si accoppiano, si mordono sulla collottola. Ebbene sì, anche gli squali hanno una collottola: è esattamente dietro la pinna dorsale, dove spesso le femmine delle specie più grandi portano con perverso orgoglio vistose cicatrici. Gli squali, però, non sono tutti dentati: giganti del mare come squali elefante e squali balena faticherebbero non poco a lasciare una minima cicatrice su una qualunque delle specie viventi. Esiste una grande diversità tra le varie specie di squali, più di quanto una tigre di quattro metri differisca da un micino d’angora di due chili e mezzo, diversità che si riflettono anche sul comportamento: i leoni sono animali sociali, tigri e leopardi molto meno, gli squali martello e gli squali di scogliera riescono a vivere in gruppo, squali bianchi e squali tigre faticano po’. Gli scienziati si sono addentrati nello studio di queste creature chiave nell’equilibrio del mare, investigando le differenti personalità non solo all’interno di una stessa specie, ma all’interno di diversi gruppi sociali. Lo hanno fatto i ricercatori dell’Università di Exeter insieme all’Associazione per la Biologia Marina di Plymouth, ente gestore delle vasche per gli esperimenti. Specie campione (neanche a farlo apposta, coi paragoni) era il gattuccio maculato, un piccolo squalo australiano, stanziale abitatore di fondali.
“Gli esperimenti possono essere paragonati all’osservazione di un gruppo di persone” ha dichiarato alla BBC William Hughes, esperto di ecologia del comportamento animale, “immaginate di prendere dieci vostri colleghi, scaricarli in un bar ed osservare quali individui siedono con altre persone nel corso della serata. Poi immaginate di ripetere gli esperimenti in discoteca, piuttosto che al bar, e poi forse sul posto di lavoro e di ripetere l’intero esperimento con altri nove gruppi, ognuno composto da dieci colleghi.” Invece del bar, dell’ufficio e della discoteca, gli squaletti sono stati portati in vasche con fondali dalle caratteristiche differenti. Sono stati ricreati degli ambienti a volte complessi, con molte rocce e nascondigli, e ambienti estremamente semplici, con fondali di ghiaia. Scopo della ricerca era conoscere, attraverso il comportamento sociale, i meccanismi di difesa e protezione quali il mimetismo e lo stare in gruppo.
Ne è emerso che i singoli individui che tendevano a far parte di gruppi estesi hanno continuato a farlo, a prescindere dalla situazione ambientale. Allo stesso modo gli esemplari meno sociali sono rimasti da soli o in gruppi molto più piccoli e con la tendenza, rispetto agli altri, a mimetizzarsi meglio sul fondo. Questi risultati non sembrano aver colto di sorpresa gli studiosi: Jean-Sebastien Finger, dell’Università Humboldt, Germania, sta indagando sulla personalità di una specie molto più grande: lo squalo limone, a Bimini Bahamas, e concorda sul fatto che il risultato non è inaspettato: “La personalità” ha detto alla BBC, “è stata osservata in quasi ogni ordine tassonomico.” Gregari o antisociali, anche i singoli squali limone sembrano avere la propria personalità. “Nei dati raccolti c’è già una forte evidenza preliminare” afferma Finger, “su consistenti differenze tra individui.”
Pare che chiunque avesse avuto a che fare con gli squali lo abbia sospettato, pur senza uno straccio di evidenza scientifica. Capitan Uncino, per esempio, era una un maschietto di squalo ‘pinna nera oceanico’ che non mancava mai di gironzolare intorno ai subacquei di Shark Reef, a Sharm el Sheikh. Chissà se per farsi togliere l’amo cui doveva il suo nomignolo, oppure perché aveva capito che se c’erano in giro i subacquei non c’erano i pescatori di frodo, con le loro trappole. Mentre Obelix, uno squalo tigre di quattro metri e passa, aveva mostrato un carattere insofferente agli invasori del reef, spaventando sia singoli che interi gruppi di subacquei, fortunatamente senza conseguenze. Al contrario nel 2010, tra novembre e dicembre, un esemplare di squalo pinna bianca oceanico azzannò più di un turista, fino a causare la morte di una sfortunata bagnante tedesca. Lo squalo, una femmina con un difetto evidente alla pinna caudale, aveva sviluppato un comportamento davvero insolito per un pinna bianca oceanico: si intratteneva volentieri sotto costa. Non poteva che essere lei, quello squalo che da tempo s’aggirava sotto le piattaforme dell’Apnea Academy dalle parti di ‘Tower’, davanti all’hotel Melìa a Ras Nasrani, e tra i pontili del Coral Bay. Nessuno s’era mai chiesto perché un pesce di quella specie si fosse avvicinato così tanto alla riva.
Dopo gli incidenti si parlò di polli usati come esche dagli equipaggi delle barche dal fondo di vetro, o di resti sanguinolenti di caproni macellati per l’Eid (la festa che chiude il digiuno del Ramadan) gettati in mare. Tutti ci dilungammo in una sequela di ipotesi, ma per i media ci volle un attimo ad usare l’aggettivo ‘killer’ per definirne la personalità di quella strana ragazza. Sicuramente quella femmina di pinna bianca oceanico di Sharm era un esemplare deviante; il suo comportamento si allontanava da quello della sua specie, ma le interpretazioni dei media – con i loro slogan a effetto – ci portano sempre verso una visione antropocentrica ed ‘umanizzante’ della fauna selvatica. Se con l’affermare che gli squali hanno una personalità in un prossimo futuro si arriverà a colpevolizzare solo gli esemplari ‘devianti’ invece di criminalizzare una intera specie, come si è sempre fatto, e dall’altra parte ci sarà sicuramente chi parlerà di ‘programmi di recupero’ o di infliggere ai ‘cattivi’ punizioni e condanne. E come avviene ormai spesso con la fauna selvatica, saranno quasi tutte condanne a morte.
claudio di manao
Per approfondire:
- http://www.federicomana.com/public/articoli/Articolo_Fede_Squalo.pdf
- http://www.bbc.com/news/science-environment-29448192
Lascia un commento