Sciare sostenibile
posted by Barbara Dalla Bona | Ottobre 17, 2017 | In Home, Vita sul Pianeta | Articolo letto 4.541 volteTra qualche settimana avrà inizio la stagione sciistica e, come ogni anno, centinaia di migliaia di persone verranno attirate nelle località sciistiche più gettonate d’Europa. Il turismo d’alta quota ha subito un continuo incremento e, per incentivarlo, sono stati costruiti alberghi, strade e piste, intaccando il bosco e perturbando il fragile equilibrio degli ambienti di alta montagna.
Proprio come le spiagge d’estate anche le località sciistiche sono soggette a un massiccio inquinamento dovuto alle cattive abitudini degli sciatori e, ogni anno, i gestori delle stazioni sciistiche devono procedere con azioni massicce di pulizia per evitare che in poco tempo le vette diventino discariche d’alta quota.
Gli impianti di risalita e i cannoni spara neve, poi, richiedono molta energia e non sempre si tratta di energia pulita e rinnovabile, per non parlare dell’impatto inquinante della grande quantità di composti chimici nucleanti utilizzati per creare la neve artificiale o ritardarne lo scioglimento. Mountain Wilderness, organizzazione internazionale per la conservazione dell’ambiente alpino, dichiara che la neve artificiale consuma ogni anno la stessa quantità di acqua di 1,5 milioni di persone.
La neve artificiale permette l’uso delle piste per almeno un mese oltre il normale scioglimento, impedendo a molte specie di piante di germogliare per tempo e creando enormi cicatrici fangose nei prati estivi.
Nonostante tutto, però, voglio dirvi che sciare e sentirsi a posto con la propria coscienza verde oggi è possibile grazie ai grandi sforzi ambientali fatti da alcune piccole comunità e dalle aziende del settore. Il nostro contributo, quindi, si limiterebbe alla scelta della destinazione tra le tante offerte eco-friendly oggi disponibili e, per orientarvi meglio, ho cercato per voi una top-ten delle località sciistiche più verdi al mondo e alcune indicazioni sui comprensori più verdi in Italia.
- Kaprun, Austria
L’Austria è popolare in Europa per non aver permesso la nascita di località sciistiche, piuttosto per aver incoraggiato lo sviluppo sostenibile di villaggi locali. Kaprun è il primo centro che ha ricevuto diverse certificazioni ambientali. Gli impianti di risalita di Kitzsteinhorn utilizzano energia rinnovabile (compresa quella solare); è stata sviluppata una rete capillare di autobus gratuiti ed è stata messa in funzione una rete di scarico dei reflui lunga ben 11 Km per prevenire l’inquinamento del prezioso ghiacciaio.
- Anzère, Svizzera
Anzère vanta l’aria più pulita d’Europa grazie al più grande sistema di riscaldamento ecologico al mondo. Il bruciatore centrale risparmia 1,5 milioni di litri di petrolio all’anno e fornisce energia a 600 appartamenti, 2 alberghi, una piscina all’aperto e una spa.
- Vemdalen, Svezia
La Svezia sta puntando molto sulla mobilità sostenibile e, per questo motivo, il complesso sciistico di Vendalem si aggiudica l’ottava posizione. Una rete capillare di treni e autobus privati raggiunge ogni piccolo centro del comprensorio sciistico permettendo ai visitatori di ridurre l’mpronta ecologica della loro vacanza prima ancora di arrivare.
- Chamonix, Francia
Nel 2010 Chamonix ha lanciato un proprio piano d’azione su clima e energia, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica del 20% entro il 2020. Inoltre, i progetti di risparmio energetico includeranno un potenziamento del trasporto pubblico. A Chamonix è stato assegnato il Flocon Vert, il certificato introdotto da Mountain Riders, l’associazione ambientalista francese nata per sensibilizzare i fruitori verso un settore sportivo invernale sostenibile.
- Villars, Svizzera
Villars, sta lavorando su una serie di progetti sostenibili, tra cui una flotta di autobus pubblici ibridi, un sistema di produzione di neve artificiale a basso consumo energetico e l’introduzione di pannelli solari sugli edifici pubblici.
- Aspen / Snowmass, USA
Si tratta della stazione sciistica maggiormente impegnata per combattere il cambiamento climatico in Nord America. Lavorando con Protect Our Winters, il resort Colorado ridurrà le emissioni di gas a effetto serra del 25% entro il 2020. Nel 2016 Aspen ha vinto il Golden Eagle Award nella categoria per il suo impegno contro il cambiamento climatico.
- Vail Resorts, USA
Nel luglio 2017 Vail Resorts ha annunciato il suo impegno per la campagna “Epic Promise for a Zero Footprint”. La campagna si impegna a ridurre le emissioni nette, a raggiungere l’obiettivo di zero rifiuti in discarica e zero impatto sulle foreste entro il 2030. Vail Resort è un’azienda che gestisce 11 impianti e 3 centri abitati tra Colorado California e Nevada ma è presente anche in Canada.
- Avoriaz, Francia
Avoriaz ha vinto il World Snow Awards 2012. Dall’apertura nel 1966 è l’unica stazione sciistica in Francia ad essere totalmente pedonale. I metodi di risparmio energetico includono il monitoraggio del consumo di carburante, l’uso di motoslitte elettriche e criteri di alta qualità ambientale e di efficienza energetica per le nuove costruzioni.
- Jackson Hole, USA
Nel 2011 il Jackson Hole Mountain Resort ha vinto il premio Golden Eagle come stazione sciistica verde. Il resort ha investito pesantemente nell’ammodernamento delle sue strutture e ora due seggiovie sono alimentate esclusivamente da energia eolica.
- Saas Fee, Svizzera
La “Perla delle Alpi” è spesso considerata come una delle località più verdi del mondo in quanto è famosa per essere auto-free. A Saas Fee è stato assegnato lo status di “Energy Town” da parte di EnergieSchweiz ed è un esempio di come gli sforzi collettivi possono migliorare la qualità della vita della comunità e contribuire a proteggere il clima. Con un’installazione diffusa di filtri anti-particolato nei sistemi di riscaldamento a legna, Saas Fee vuole diventare la prima comunità senza polveri sottili nelle Alpi. Per l’inverno 2016/17 il resort ha introdotto autobus elettrici che utilizzano energia rinnovabile per caricare le batterie. A Saas-Fee, tutta l’elettricità è ottenuta al 100% da energia idroelettrica.
Queste le dieci località sciistiche più verdi al mondo ma in Italia a che punto siamo? In quanto a divertimento e bellezze dei paesaggi non siamo di certo secondi a nessuno ma quali sono le zone che permettono a uno sciatore responsabile di non pesare troppo sull’ambiente?
Di certo il primo da considerare è il comprensorio di San Martino di Castrozza in Trentino. Il territorio è stato dichiarato da Legambiente 100% rinnovabile. Gli impianti di risalita per i 60km di piste sono alimentati a energia pulita grazie alle sette centrali idroelettriche in funzione sul territorio. Inoltre, grazie al progetto Green Way Primiero (una filosofia che mette al centro il rispetto dell’ambiente e le buone pratiche), chi raggiunge la località con un’auto elettrica o ibrida può fare il pieno di energia gratuitamente presso le 16 colonnine di ricarica pubblica.
In Alto Adige, invece, i comprensori sciistici che alimentano i loro impianti con energia proveniente da fonte rinnovabile raggiungono il 98%. L’acqua utilizzata per la neve artificiale, al termine della stagione viene immessa nuovamente nel ciclo naturale. Tra le mete altoatesine più green c’è il Ghiacciaio della Val Senales che nel 2011 si è aggiudicato il premio pro natura-pro sky Award e il riconoscimento di Regione sciistica ecologica. A Plan, in Val Passiria, invece, le auto si lasciano all’ingresso del paese e le piste da sci si raggiungono con due citybus o con il Dorfexpress, una sorta di trenino su ruote.
In Val d’Aosta Cogne, immersa nell’area protetta del Parco Nazionale del Gran Paradiso, promuove uno stile di vita sostenibile legato in particolare alla mobilità dolce. In tutto il territorio è attivo un servizio di trasporto pubblico gratuito. Gli skibus vi portano ai piedi della montagna per camminare lungo le vie torrentizie, scendere con gli sci ai piedi lungo i 70 chilometri di piste o, ancora, per provare l’emozione di arrampicarsi su un ghiacciaio.
Appena fuori dai confini italiani, in Carinzia (Austria), una delle destinazioni più attente all’ambiente che ammicca al turismo italiano è l’Alpe Gerlitzen. Qui è stata organizzata una rete di skibus gratuiti che collegano tutte le località del lago di Ossiach e l’area urbana di Villach con la cabinovia Kanzelbahn. Sempre a costo zero, lo skibus trasporta anche i turisti dal lago di Faak alla zona sciistica del Dreiländereck. Kötschach-Mauthen, poi, è un comune dove tutta l’energia elettrica è prodotta da fonti rinnovabili.
Sembrerebbe che le comunità di alta montagna stiano prendendo molto seriamente l’impegno per lo sviluppo di un turismo sempre più attento all’ambiente, ricevendo riscontri positivi da tutti gli sciatori amatoriali che vorrebbero ridurre drasticamente l’impronta ecologica della loro settimana bianca.
In fondo, chi più degli amanti della montagna ha la possibilità di osservare con i propri occhi i danni causati dal riscaldamento globale come l’arretramento (e in alcuni casi la scomparsa) dei ghiacciai e la persistenza minore delle nevi naturali?
Per coloro alla ricerca di maggiori informazioni su tutte le località virtuose vi consiglio di fare riferimento ai siti “Save the Snow”, “Protect Our Winters”, “Flocon Vert” oppure, se tra quelle qui citate c’è già il rifugio ideale per voi, i loro siti saranno in grado di darvi tutte le informazioni possibili e non dovrete far altro che prenotare la vostra prima vacanza eco-friendly tra le nevi.
Per approfondire:
- https://www.theguardian.com/travel/blog/2008/sep/28/skiing.eco
- https://www.responsibletravel.com/holidays/cross-country-skiing/travel-guide/responsible-skiing-holidays
- http://www.igluski.com/blog/post/2017/08/01/top-10-green-ski-resorts-and-environmentally-friendly-ski-holidays
- https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/montagna-dove-sciare-sostenibile
- http://www.flocon-vert.org/
- http://www.mountain-riders.org/
- https://www.skistar.com/en/Vemdalen/Travel-Lodging/Travelling-Here/Trains/
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About The Author

Barbara Dalla Bona
Sono nata nel Gennaio del 1981, nel cuore della fredda pianura pontina, con sangue veneto e occhi siciliani. Da bambina Latina e' tutto il mio mondo, da esplorare e conquistare con una bici e un po' di fantasia ma, nell'adolescenza, la provincia si fa stretta. Inizio a viaggiare e mi conquista una Londra dinamica e multiculturale. All'universita' mi trasferisco a Roma; frequento la facolta' di Scienze Naturali e rimango affascinata, piu' di quanto non lo fossi gia', dalla magia nascosta in ogni fenomeno naturale. La mia voglia di conoscere il mondo, pero', e' irrefrenabile. Viaggio per Africa, India e America centrale finche' non decido di frequentare un anno accademico a Valencia, in Spagna. Dopo la mia laurea collaboro con il Centro di Ricerca Interuniversitario sulla Biodiversita'; nel frattempo vinco una borsa di studio post lauream per svolgere un progetto di ricerca sull'ecologia delle specie vegetali esotiche in una prestigiosa universita' californiana. E' li' che, per la prima volta, sento la nostalgia della mia pianura con i suoi laghi e le sue spiagge. Al ritorno da quella esperienza fantastica mi butto a capofitto in un progetto di educazione e interpretazione ambientale nel territorio del Parco Nazionale del Circeo; progetto in corso ed evoluzione gia' da un paio d'anni ma che da quel momento diventa la mia attivita' principale. La voglia di conoscere il mondo e il piacere di comunicarlo sono le due forze che alternativamente o spesso in congiunzione determinano ancora la rotta della mia vita.
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