Sicilia, l’altra faccia del turismo

L’Etna – © Giuseppe Famiani

Spesso, parlando di turismo responsabile, immaginiamo paesi in via di sviluppo da preservare e proteggere dall’orco del capitalismo. Per quanto questa interpretazione possa corrispondere, in parte, allo scopo del turismo responsabile non è una definizione esaustiva. Viaggiare in modo sostenibile dovrebbe essere d’obbligo anche nei paesi economicamente più avanzati e, ancora di più, se la meta della nostra vacanza non dista molto da casa.

Fortunatamente anche nel nostro paese sono molti gli operatori che abbracciano la filosofia del turismo responsabile e queste opportunità sono armi preziose soprattutto in Sicilia, scrigno di una cultura millenaria ma dilaniata da radicati contrasti sociali. È qui che il turismo sostenibile non persegue la sola causa ecologica-ambientale, come avviene in altre zone d’Italia, ma anche l’aspetto etico e socio-economico dell’accoglienza del turista.

La Sicilia è meta unica nel suo genere sia dal punto di vista naturalistico che artistico, per non parlare dell’inimitabile patrimonio gastronomico. Fortunatamente, negli anni sono stati istituiti numerosi parchi naturali improntati alla difesa dell’ambiente e del territorio: il primo da citare, per chiunque voglia esplorare l’irrinunciabile entroterra siculo, è il Parco Naturale Regionale delle Madonie. Quest’area protetta offre una vasta scelta di itinerari escursionistici tra boschi, masserie e monasteri. All’interno del Parco potrete trovare numerose strutture dotate del “Marchio di Qualità Ambientale” pronte ad ospitarvi e deliziarvi con le specialità locali.

Parco delle Madonie – © pixtury.com

La crescente richiesta, da parte di un turismo nord europeo, di strutture ricettive ecosostenibili, ha fatto sì che la Sicilia raggiungesse il quarto posto tra le regioni italiane con strutture a marchio Ecolabel Ue. Per ottenere la certificazione è necessario che l’organismo dimostri di seguire criteri e prassi volte a ridurre l’impatto ambientale oltre ad essere in regola con le leggi di settore e tutela del personale. Come si deduce dal nome, il marchio Ecolabel Ue è garantito dai regolamenti comunitari e obbliga chi lo possiede a rendersi sempre disponibile a nuovi controlli a campione. Le ultime tre strutture che hanno ottenuto il marchio sono il resort “Calanica” di Cefalù (Pa), “La Portazza resort” di Marsala (Tp) e il “Mangiabove Guest house” di Marina di Ragusa (Rg).

Lasciando per un momento da parte marchi e riconoscimenti, ciò che attrae maggiormente il turista sono i percorsi, gli itinerari di viaggio che, con pochi giorni a disposizione ti permettono di cogliere almeno una delle mille facce della Sicilia autentica. E qui c’è solo l’imbarazzo della scelta!

Per il viaggiatore che avesse particolarmente a cuore i temi sociali e storici, l’associazione culturale Addiopizzo è da decenni impegnata a diffondere un’immagine della Sicilia che si discosti da quella consueta, appoggiandosi ai soli operatori che hanno detto no alla mafia. Le esperienze proposte vanno dalla cultura all’enogastronomia, fino alle vacanze studio. L’impegno dell’associazione è quello di offrire al turista la vera Sicilia, garantendo che neanche un centesimo speso sull’isola vada alle organizzazioni mafiose. Tra le proposte: “Il cuore della Sicilia: Mafia-free bike tour”: un’escursione di 6 giorni in bici, che unisce mare, paesaggi rurali e incantevoli centri abitati, su percorsi che seguono alcuni tratti ferroviari dismessi; “Palermo e le sue coste”, un pacchetto di 2 giorni che prevede una visita guidata alla città e una giornata dedicata al mare con escursioni in barca e, infine, “Palermo e la Valle del Sosio”, un trekking naturalistico guidato nella Valle del Sosio.

Ad affiancare l’attività di Addiopizzo c’è la cooperativa Viaggi Solidali, una delle organizzazioni italiane più affidabili e rinomate nel campo del turismo responsabile. In Sicilia propone diversi itinerari studiati per le scolaresche, ma anche un interessante viaggio itinerante pensato per le famiglie, “Sicilia in Libertà”. Il viaggio parte da una visita guidata di Catania e continua con un’escursione sull’Etna. Prevede soste ai presidi SlowFood della Sicilia e la visita della piccola emittente televisiva “TeleJato”, megafono quotidiano della lotta alla mafia. Il viaggio continua con l’esplorazione di Palermo e si conclude con la visita al borgo marinaro di Selinunte (TP).

Selinunte

“Lampedusa, crocevia del Mediterraneo” è l’altra opzione offerta da Viaggi Solidali. La visita dell’isola, sotto la guida dell’antropologo Francesco Vietti, prevede escursioni a diretto contatto con la natura e all’isola di Linosa e momenti di approfondimento sulla storia dell’isola e sul fenomeno migratorio. Per chi avesse tempo e voglia di dedicarsi a un piccolo percorso di volontariato il centro WWF di Lampedusa offre questa possibilità tutto l’anno. Le attività consistono nella sensibilizzazione dei pescatori e dei turisti, nel supportare biologi e veterinari durante le attività di cura delle tartarughe che arrivano al centro e nella manutenzione degli spazi della clinica.

Per gli amanti del turismo rurale, poi, c’è la possibilità di alloggiare un una delle sei Fattorie del Panda, progetto del WWF che nasce proprio con l’intento di creare una rete di aziende agricole che partecipano attivamente alla missione del WWF, mettendo in atto pratiche di sostenibilità ambientale.

Degna di nota è anche l’associazione Sicilia in Cammino, che propone viaggi a piedi, in bicicletta o addirittura a dorso di un asino, un mezzo che, a quanto pare, sta riscuotendo sempre più successo!

I soggetti coinvolti in uno sviluppo diffuso del territorio non sono solo le meravigliose associazioni di cui abbiamo parlato fin ora. Anche operatori del turismo di massa hanno capito che questa nuova interpretazione della ricezione turistica potrebbe essere la chiave per lo sviluppo siciliano e stanno investendo su progetti pilota.

Borghi siciliani di Petralia Soprana- © laviadeifrati.wordpress.com/ Sambuca – © mapio.net /Savoca – © Eugenio Nicola Scarcella

È quello che sta accadendo nei tre borghi siciliani di Sambuca, Savoca e Petralia Soprana, scelti dalla piattaforma Airbnb, in collaborazione con l’associazione nazionale comuni italiani (Anci) e il Ministero dei beni culturali (Mibact). Nell’ambito del progetto Borghi italiani, lanciato per promuovere il turismo sostenibile nei piccoli centri abitati rispetto alle tradizionali destinazioni turistiche, saranno valorizzati gli spazi pubblici, i borghi saranno inseriti e raccontati in un portale internazionale dedicato e gli alloggi selezionati pubblicizzati su Airbnb. Tutto per permettere al turista di calarsi completamente, anche se per pochi giorni, nella vita locale.

Chi è stato anche solo una volta in Sicilia si sarà reso conto che la spiritualità ha influenzato profondamente lo sviluppo antropologico e culturale dell’isola. Valorizzare questa caratteristica ha senza dubbio il suo vantaggio in termini turistici; chi potrebbe mai negare l’importanza del turismo religioso? C’è chi è riuscito a declinare questa peculiare interpretazione del viaggio con una filosofia sostenibile. Quindi non più pullman carichi di fedeli in fila verso i santuari ma una serie di cammini tematici in mezzo alla natura. Vie Sacre Sicilia si è posta l’obiettivo di valorizzare le esperienze escursionistiche di cammino a tematica sacra e, a tale scopo, organizza eventi durante tutto l’anno. Il progetto è iniziato nel 2014, per iniziativa di Attilio Caldarera, guida escursionistica, che, ispirandosi all’ esempio del Cammino di Santiago de Compostela, coordina una rete di soggetti che, non togliendo nulla al valore spirituale del viaggio, riescono a dargli una connotazione turistica, coinvolgendo le comunità che si attraversano. Sono dei veri interpreti dei cammini, il cui impegno scaturisce dalla passione e dal lavoro per riscoprire vecchi tracciati, antiche tradizioni, storici pellegrinaggi o vie percorse da fedeli, e continua ogni giorno nella manutenzione dei tracciati e nella loro valorizzazione. Nel programma 2017, cammini di più giorni e vari chilometri da percorrere zaino in spalla si alternano a giornate tematiche di singoli eventi urbani ed extraurbani. Si parla dai cammini tradizionali come Il Trekking del Santo, che parte dall’Etna e giunge ad Alcara Li Fusi sui Nebrodi, e di imprese più importanti come l’Itinerarium Rosalie che, partendo da Palermo arriva al santuario di Santo Stefano Quisquina.

Infiniti sono i modi per interpretare la Sicilia come infinite sono le anime che la caratterizzano. Sarebbe auspicabile che anche noi italiani iniziassimo a vedere questa terra con occhi consapevoli perché, prendendo in prestito le parole di Goethe, “È in Sicilia che si trova la chiave di tutto. La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra… chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita.”.

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