In Scandinavia a caccia dell’aurora boreale
posted by Claudia Dagrada | Dicembre 5, 2018 | In Vita sul Pianeta | Articolo letto 4.835 volteL’aurora boreale può essere descritta semplicemente come un fenomeno ottico dell’atmosfera terreste nell’emisfero nord, oppure come uno dei più incredibili spettacoli naturali che ci regali il nostro cielo, e che andrebbe visto almeno una volta nella vita. Le bande luminose, che appaiono in molteplici forme e colori, donano ai paesaggi un fascino che ha del celestiale.
L’aurore boreale è pura energia: durante le esplosioni ed eruzioni solari, particelle cariche di energia elettrica vengono scaricate dal sole e spinte a gran velocità nello spazio. Quando incontrano lo scudo magnetico terrestre, vengono attratte verso un ovale attorno al Polo Nord, dove interagiscono con le parti superiori dell’atmosfera, strati di ozono, ossigeno e così via. Le sfumature, che vanno dal verde al viola, sono dovute alle diverse tipologie di gas. Tutto questo avviene a partire da 100 chilometri sopra la nostra testa. La sua apparizione e l’intensità dipendono dall’attività solare, mentre è il campo magnetico terrestre a determinare la posizione.
Il periodo migliore per ammirare l’aurora boreale va a grandi linee da settembre a fine marzo, ma non bisogna darla per scontata, è un fenomeno naturale e quindi mutevole.
Dove andare per avvistarla? Ci sono diverse zone nel mondo, ad esempio in Alaska, Canada e Groenlandia, ma i Paesi della Scandinavia offrono ottime possibilità di avvistamento, oltre a panorami incredibili. In quest’ottica il turismo è molto organizzato, con escursioni mirate insieme a guide specializzate nel trovare i luoghi con le condizioni ottimali: tempo freddo e secco, assenza di inquinamento atmosferico e luminoso (meglio evitare la luna piena che rende la visione più pallida) in un orario che va all’incirca dalle 18 all’1 di notte. Tra le attività preferite per la “caccia alle luci” spiccano lo sleddog, lo sci di fondo, le ciaspolate e le uscite in motoslitta.
La Norvegia settentrionale è tra i posti migliori per ammirare l’aurora. I Sami, popolazione indigena della Lapponia (regione geografico-culturale distribuita fra Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia), le hanno dato diversi nomi come “guovssahas”, che significa “la luce che può essere udita”. I Vichinghi invece pensavano fosse dovuta all’armatura delle Valchirie, guerriere del paganesimo germanico, che diffondeva una particolare luce tremolante. Oggi gli abitanti del posto la chiamano rispettosamente la “signora in verde”.
La cinta dell’aurora boreale tocca la Norvegia del nord all’altezza delle isole Lofoten, e segue tutta la costa fino a Capo Nord e oltre. Qualsiasi luogo è perfetto per avvistare l’aurora boreale, cambia solo l’angolazione. Per alcuni le condizioni migliori sono nell’entroterra, ma venti forti da oriente possono rendere il cielo della costa più limpido. Ultimamente però è apparsa sempre più spesso verso sud, oltre Trondelag, grazie probabilmente a una maggiore attività solare.
Le isole Lofoten sono quindi tra le destinazioni più gettonate, magnifiche tutto l’anno con le vette che si innalzano sul Mare di Norvegia, molto al di sopra del Circolo Polare Artico. Ma toccano il culmine soprattutto durante l’inverno, quando l’aurora boreale illumina la notte e si riflette nelle acque. Queste isole si trovano sotto l’ovale aurorale, una fascia ellittica attorno ai poli magnetici terrestri che delimita la zona con migliori possibilità di avvistare le luci del Nord. Oltre all’aurora boreale si può andare alla scoperta dei villaggi di pescatori con le loro “rorbu” (casette tipiche), dell’artigianato locale e di una storia che risale all’epoca vichinga.
Pere raggiungere le Lofoten ci sono voli frequenti e regolari da tutte le principali città norvegesi verso gli aeroporti di Bodo, Harstad/Narvik, Svolvaer, Leknes e Rost. Un’alternativa è offerta dalle Ferrovie Nazionali, NSB (https://www.nsb.no/en/frontpage), con una rete che si estende da Kristiansand, a sud del Paese, fino a Bodo.
Un altro punto di partenza per avventurarsi nell’Artico è Tromso, la maggiore città della Norvegia settentrionale, situata a 350 chilometri a nord del Circolo Polare Artico. Circondata da una natura incontaminata tra fiordi, montagne e isole, a metà dell’ovale aurorale, offre un misto di attività all’aperto, vita notturna e una ricca scelta di locali. Nonostante la sua posizione geografica, grazie alla corrente del Golfo vanta un clima più mite.
Ci sono molti voli giornalieri domestici diretti a Tromso Langnes, aeroporto a pochi chilometri dalla città. La maggior parte dei voli internazionali fa scalo a Oslo. Tromso può anche essere raggiunta con Hurtigruten, il battello postale norvegese che fa scalo due volte al giorno, una all’andata e una al ritorno, sulla rotta da Bergen a Kirkenes (https://www.hurtigruten.com/destinations/norway/?utm_source=visitnorway&utm_campaign=visitnorway&utm_medium=affiliate&utm_source=N736413.2541713TRADETRACKER&utm_medium=banner&utm_campaign=20845158&utm_content=216074095&dclid=CNLgsvaB4d4CFZnydwod_DwJ0g). In tutto attracca in 34 porti della Norvegia settentrionale, con fermate che vanno da 5 minuti a 4 ore, a seconda delle dimensioni del porto. Durante le soste i passeggeri hanno la possibilità di scendere a terra.
Il momento migliore per avvistare l’aurora boreale è la notte, ma nelle isole Svalbard le luci possono essere visibili anche di giorno. Si trovano nell’Oceano Artico, a metà strada fra la Norvegia continentale e il Polo Nord. Rispetto ad altre aree della stessa latitudine, l’arcipelago ha un clima più clemente. Qui fiordi, ghiacciai e montagne convivono con la fauna artica in un ambiente estremamente duro e fragile al tempo stesso. Quasi due terzi della superficie è protetta con tre riserve naturali, sei parchi nazionali, 15 santuari di uccelli e un’area a geografia integrata protetta.
Oltre agli orsi polari, le isole sono abitate da circa 3.000 persone, 2.000 delle quali vivono a Longyearbyen, il più grande insediamento con molte attività ed eventi culturali. Durante la notte polare da novembre a febbraio non c’è luce diurna, condizione perfetta per ammirare l’aurora boreale che può persino apparire a mezzogiorno.
Grazie ai collegamenti aerei, le Svalbard rappresentano la porta di accesso al profondo Artico, e una delle principali destinazioni per i cacciatori dell’aurora boreale. Ci sono voli giornalieri tutto l’anno (la maggior parte su Tromso) con una frequenza minore in autunno e inverno. Non esiste invece un servizio di trasporto navale regolare con il continente norvegese.
Le mete che abbiamo presentato hanno ricevuto o stanno per ricevere la certificazione di Destinazione Sostenibile, un marchio di qualità conferito alle località che si impegnano in modo sistematico per ridurre l’impatto negativo del turismo.
Ma se la Norvegia è un punto di osservazione ideale per ammirare l’aurora boreale, la Lapponia svedese non è da meno: questa terra remota e selvaggia ricca di pianure artiche, foreste, montagne, ghiacciai, laghi e fiumi, si trova nell’estrema punta nordoccidentale del Paese.
Con un po’ di fortuna si può avvistare l’aurora boreale anche a Kiruna e a Lulea, gli ultimi avamposti della civiltà nella regione. La prima è la città più settentrionale della Svezia, situata a un centinaio di chilometri dal confine con la Norvegia e la Finlandia, e costituisce l’area più abitata in Lapponia con circa 20.000 abitanti. Lulea è invece la seconda città della Svezia del Nord per dimensione (il vicino villaggio parrocchiale di Gammelstad è patrimonio UNESCO).
Il punto migliore per ammirare l’aurora boreale è l’osservatorio Aurora Sky Station nel Parco Nazionale di Abisko, frazione di Kiruna, con 77 chilometri quadrati di natura incontaminata. Qui lo spettacolo si manifesta almeno 200 giorni l’anno. Le condizioni climatiche infatti sono ideali, grazie al fatto che Abisko vanta l’aria più secca del Paese, ed è praticamente privo di inquinamento atmosferico e luminoso (il periodo migliore va da novembre a marzo).
La visita all’osservatorio e le eventuali attività invernali vanno prenotate con largo anticipo, soprattutto nei periodi di alta stagione. È possibile entrare in contatto con la popolazione indigena dei Sami, mangiando carne di renna e dormendo nelle tende tradizionali. Inoltre, vengono organizzate mostre didattiche dedicate all’aurora boreale, escursioni notturne con la guida, e si tengono corsi di fotografia per catturare al meglio lo spettacolo.
Dall’Italia operano sulla Svezia varie compagnie aeree con voli non stop per Stoccolma e Goteborg. Per chi preferisse affidarsi a un tour operator, ecco quelli consigliati dal sito ufficiale per il turismo svedese: (https://visitsweden.it), (https://visitsweden.it/tour-operator-italiani-specializzati-svezia/). Per muoversi all’interno del Paese, da consultare anche il sito delle Ferrovie dello Stato, SJ, https://www.sj.se/en/home.html#/.
Ultima destinazione ma non per importanza, la Lapponia finlandese. In quest’area, situata nella parte più settentrionale della nazione, c’è l’unica regione dove i monti superano i 1.000 metri di altezza. Tra le vette è incastonato il piccolo villaggio di Kilpisjarvi, abitato da un centinaio di persone. Il periodo delle nevi dura dall’inizio di ottobre ai primi di giugno, cornice ideale per dare la caccia all’aurora boreale.
Anche nella Finlandia meridionale è possibile avvistarla, ma si verifica solo 10-20 volte l’anno. A ogni modo, ci si può iscrivere ad appositi servizi di previsioni: sul sito dell’Istituto meteorologico finlandese è disponibile Auroras Now! (http://aurorasnow.fmi.fi/public_service/), che invia avvertimenti via e-mail non appena le condizioni magnetiche del cielo siano propizie.
In Finlandia ci sono 27 aeroporti, cinque dei quali collegati da regolari voli internazionali. L’hub principale è quello di Helsinki-Vantaa, mentre il più settentrionale si trova a Ivalo, in Lapponia. Per chi ama spostarsi sulle rotaie, ecco il link delle Ferrovie Finlandesi (https://www.vr.fi/cs/vr/en/frontpage).
Siti ufficiali
- Norvegia https://www.visitnorway.it
- Lofoten https://lofoten.info/Visitlofoten
- Tromso https://www.visittromso.no/en
- Svalbard https://en.visitsvalbard.com
- Svezia https://visitsweden.it
- Abisko https://www.visitabisko.com
- Finlandia https://www.visitfinland.com/it/
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Claudia Dagrada
Quando mi dicono di descrivermi in poche parole, racconto sempre questa cosa perché è proprio ciò che sono: quando mi capita di fermarmi davanti a un negozio per ammirare in vetrina un bellissimo vestito, o un bel paio di stivali, mi chiedo "Che biglietto aereo potrei comprare con la stessa cifra?". Investo tutto quello che ho nei viaggi perché sono la mia linfa, e da molti anni lo faccio in solitaria (se escludiamo la presenza della macchina fotografica e di un buon libro). Trovo sia un'esperienza che va provata almeno una volta nella vita e la consiglio vivamente. Proprio per questo ho aperto il blog www.prontechesiviaggia.com dedicato alle donne che, come me, vanno alla scoperta del mondo in compagnia di se stesse. Con una predilezione per il Sud-Est asiatico, dove ho viaggiato zaino in spalla libera e selvaggia, mi sono fatta travolgere dall'adrenalina di New York, ultimamente tramite una community ho lavorato in cambio di vitto e alloggio in vari Paesi europei, e non vedo l'ora di scoprire il Centro e il Sud America. Detto questo, sono una giornalista freelance milanese (non imbruttita) con la curiosità della donna gemelli e il gene dei viaggi dell'ascendente sagittario. Mi sono laureata in lingue e letterature straniere e ho sempre vissuto la scrittura come qualcosa di meravigliosamente liberatorio. Sono una portatrice sana di entusiasmo, amo libri e film che raccontano i tormenti dell'anima, e difendo strenuamente il piacere delle piccole cose.
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