Slovenia in bici: itinerari tra mare e montagna

© Ente Sloveno per il Turismo

Situata tra Europa centrale e orientale, meta emergente ma non assalita dai turisti come la vicina Croazia, la Slovenia è una valida destinazione per gli amanti della bicicletta. Questo piccolo Paese dell’ex Iugoslavia, di soli 20.000 chilometri quadrati, vanta infatti un paesaggio eterogeneo che accontenta tutti i gusti: la zona alpina e i pendii collinari dai panorami spettacolari sono perfetti per gli appassionati della mountain bike, mentre il breve tratto di costa sull’Adriatico e la pianura pannonica sono la scelta migliore per pedalare in relax da soli, con gli amici o con la famiglia.

La rete ciclistica ramificata in tutta la Slovenia ha percorsi adatti sia per chi ha poca esperienza, sia per gli sportivi più esigenti alla ricerca di sfide adrenaliniche, così come per chi vuole qualcosa di meno impegnativo, lungo sentieri forestali o piste ciclabili ben curate. I vari itinerari poi toccano tappe di interesse sia paesaggistico sia culturale, ideali per piacevoli momenti di sosta e relax, assaggiando le specialità enogastronomiche locali e scoprendo le bellezze del Paese a 360°.

Bled – Slovenia

Visto che l’estate è alle porte, un’ottima idea è sicuramente una gita sul litorale per scoprire la Slovenia mediterranea. La meta più gettonata è Pirano, antica città portuale che conserva i resti della mura medievali, ed è interamente protetta come monumento storico-culturale. Città marinara sviluppatasi sotto l’influenza della vicina Venezia, è uno dei centri più autentici e fotografati della costa.

Numerosi sono i sentieri ciclabili: è possibile scegliere una rilassante pedalata in riva al mare come una faticosa salita, percorsi adatti alle famiglie o più impegnativi per esperti. Consigliatissima è la Parenzana, una pista ciclabile che prende il nome dalla linea ferroviaria ormai in disuso che collegava Trieste e Parenzo in Croazia. La verde campagna istriana regala la vista di fertili vigneti, frutteti e oliveti, e in bici si possono toccare angoli nascosti della costa comprese le saline, fiore all’occhiello di Pirano. Risalgono addirittura al nono secolo e fanno parte del parco paesaggistico (da lungo tempo si utilizzano l’acqua e il fango per bagni e impacchi).

Altra tappa interessante è Capodistria, la città più grande della costa slovena, nota per le centinaia di soli che decorano i palazzi veneziani medievali del centro storico.

Cambiamo totalmente paesaggio e raggiungiamo la vivace capitale del Paese, Lubiana, nella Slovenia Centrale. Città universitaria con 60.000 studenti e 280.000 abitanti, Capitale Verde Europea nel 2016, è una città a misura d’uomo da non perdere.

Qui intorno si possono fare numerose gite a contatto con la natura, con sentieri per trekking e ciclabili che attraversano l’intera regione. Oltre alle mete adatte per brevi escursioni come i colli Smarna gora, Katarina, Kurescek e Zaplana, si può optare per esplorazioni più lunghe grazie ai collegamenti fra i vari sentieri.

In particolare, due sono i sentieri europei che percorrono la regione, l’E6 che va dalla Finlandia al Mar Adriatico, e l’E7 dal confine tra il Portogallo e la Spagna fino all’Ungheria; si incrociano a Predgozd, sull’altipiano Rutarska planota.

Ideale per i ciclisti è il parco paesaggistico della Palude di Lubiana, 160 chilometri quadrati di area naturale, che fa parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO grazie ai resti dell’antica civiltà palafitticola, con reperti conservati in ottimo stato. L’alveo del fiume Ljubljanica è uno dei siti archeologici più importanti della Slovenia. Si può pedalare nelle strade poco trafficate e in quelle di campagna, dove trovano il loro habitat un centinaio di uccelli oltre a caprioli e lontre. Tra le mete più note, la gola Iski Vintgar e il lago di Podpec. Ai più esperti si consiglia la salita sull’altipiano Rakitna o sul monte Krim.

Non bisogna perdere più a nord Velika Planina, l’altopiano montuoso più alto della Slovenia, che accoglie i visitatori in uno dei pochi insediamenti in Europa abitati da pastori. Il sottofondo dei campanacci delle mucche è perfetto per assaggiare le prelibatezze casearie locali, così come il tipico piatto dei pastori: latte fermentato e polenta. Ai piedi della Velika planina, in mezzo alla natura incontaminata, ci sono tre sorgenti del fiume Kamniska Bistrica. Lungo il suo percorso, si possono vedere le gole Veliki Predaselj e Mali Predaselj, e la cascata Orglice.

Valle di Bohinj – Slovenia© Ente Sloveno per il Turismo

Spingendoci più a nord scopriamo invece la Slovenia alpina, un mondo di colline e montagne immerso nell’aria fresca con fiumi, laghi e cascate raggiungibili seguendo i sentieri escursionistici e le piste ciclabili. Molto noto è il percorso alpino nell’Alta Carniola tra la valle di Bohinj e Bled, deliziosa città particolarmente amata per l’omonimo lago e l’isoletta nel mezzo. Questo è un ottimo punto di partenza per ogni tipo di itinerario. La grande varietà di percorsi tra i villaggi intorno a Bled è ideale per brevi escursioni, mentre la fitta rete di strade forestali sugli altipiani di Jelovica, Pokljuka e Mežakla soddisfa anche i più esigenti.

I monti sopra il lago di Bohinj vantano numerose strade e sentieri di montagna di diversa difficoltà, adatti sia alle gite domenicali in famiglia, sia al ciclismo su strada e alla mountain bike.

Krvavec – Slovenia © Ente Sloveno per il Turismo

Il percorso tra la valle di Bohinj e Bled attraversa il Parco nazionale del Triglav nella cornice delle Alpi Giulie. Dalla cascata Savica, la sorgente del fiume Sava Bohinjka, per tutto il percorso si possono ammirare le bellezze naturali slovene.

Per i più esperti c’è il passo della Moistrocca per andare alla coperta della valle dell’Isonzo. Si tratta della principale destinazione outdoor della Slovenia, perfetta non solo per praticare ciclismo ed escursionismo, ma anche sport acquatici lungo il fiume Isonzo. Grazie alla diversità del terreno è possibile scegliere fra percorsi di varia difficoltà, dai sentieri forestali più difficili alle tranquille piste della valle. Il tutto passando per gli angoli più belli delle Alpi Giulie.

Una piccola perla nell’alta valle dell’Isonzo è Bovec, una delle più belle mete per gli amanti della bici. In questo villaggio alpino non lontano dall’Italia, ci sono alcuni dei più popolari percorsi per mountain bike e su strada, lunghi da pochi chilometri a quasi un centinaio. In totale sono circa 400 i chilometri di piste adatti a tutti i tipi di esigenze.

Ma spostiamoci più a nord nell’Alta Carniola, vicino al confine austriaco, dove un altro interessante itinerario porta da Ratece fino a Mojstrana, passando da Kranjska Gora e Gozd Martuljek. Il percorso è molto suggestivo: corre in parte lungo una linea ferroviaria abbandonata, quasi interamente separato dal traffico automobilistico, e attraversa numerosi ponti. Essendo privo di salite difficili, ma con punti di ristoro e luoghi attrezzati dove sostare, è adatto anche a chi viaggia coi bambini.

Per tutti gli amanti dell’adrenalina, a Kranjska Gora c’è anche un bike park che offre le emozioni del free-ride e una discesa lungo tabelle, salti, altalene e altri ostacoli.

Spostiamoci ora nella Slovenia nord-orientale: molto bella è la pista ciclabile internazionale che costeggia il fiume Drava. Il percorso, lungo complessivamente 130 chilometri, è di media difficoltà e percorre prevalentemente strade asfaltate locali, ideali per i meno esperti con bici da trekking. Nel tratto sloveno conduce nella regione della Carinzia, attraversando le città di Maribor e Ptuj (la più antica della Slovenia, col lago artificiale più grande del Paese) fino a Ormoz. Questo tratto è caratterizzato da salite e discese più brevi e dolci, con la zona collinare che discende verso la pianura del bacino del Drava.

Scoprite poi le bellezze delle Pohorje, un gruppo alpino montuoso che offre sentieri boschivi, ruscelli, cascate e altre perle naturali alpine.

Andando più a nord c’è il Parco naturale del Goricko, con un percorso che si snoda tra colline soleggiate e vigneti, ideale per i più esigenti. Nella parte pianeggiante tra Murska Sobota e Lendava, si può scegliere tra diverse piste ciclabili che passano fra sorgenti curative naturali e centri termali. Ci troviamo infatti nella Slovenia Pannonica termale, la zona del benessere. Particolarmente interessanti per i ciclisti sono le terme Moravske Toplice, situate al limite tra la pianura e la collina del Parco. Ci sono dieci percorsi tematici, lunghi da 5 a 50 chilometri, alcuni con un lieve dislivello. Tutti gli itinerari sono circolari, con partenza e arrivo alle terme. Al piacere di un’esperienza in mezzo alla natura, si aggiunge poi la visita ai castelli della valle.

Una tappa allettante nella zona è la torre di avvistamento Vinarium, la più alta del Paese, da cui si gode una vista a 360° che abbraccia ben quattro nazioni: Slovenia, Croazia, Ungheria e Austria. A 54 metri dal suolo, il panorama si estende dall’insediamento di Lendavske gorice fino al bacino idrografico del fiume Mura. Proprio lungo questo fiume, che per 70 chilometri forma il confine con l’Austria, si snoda uno dei migliori percorsi di tutta la regione alpina. Da qui si può addirittura raggiungere il Parco Nazionale Alti Tauri in Austria, attraversando Graz.

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