Andare a sciare in treno per un inverno green
posted by Claudia Dagrada | Gennaio 9, 2020 | In Vita sul Pianeta | Articolo letto 3.594 volteChi ama gli sport invernali non deve per forza prendere l’auto per raggiungere le agognate piste sciistiche. Ci si può immergere totalmente in un paradiso innevato muovendosi all’insegna della sostenibilità. Molte località infatti hanno comprensori comodamente collegati con la rete ferroviaria, oppure con l’aggiunta di una navetta dedicata che porta dalla stazione del treno direttamente agli impianti. In questo modo ci si libera dal pensiero del traffico, del parcheggio e del maltempo. Ma, soprattutto, si viaggia senza inquinare. Vi proponiamo quindi una lista di località sciistiche italiane, e non solo, da raggiungere facilmente nel rispetto dell’ambiente.
Cominciamo dal Trentino dove, grazie al Dolomiti Express, lo splendore della Val di Sole è a portata di treno. Nella stazione di Trento infatti c’è il terminal della Ferrovia Trento-Malè-Mezzana. Dal capoluogo, in poco più di un’ora si arriva alla fermata di Daolasa-Commezzadura: qui in una manciata di minuti una telecabina conduce a 2.000 metri di altitudine. Ad attendere gli sciatori c’è l’area Campiglio Dolomiti di Brenta Val di Sole Val Rendena, con ben 150 chilometri di piste.
Restando sul Dolomiti Express in poco tempo si raggiunge un’altra nota località sciistica trentina, Marilleva. Frazione del comune di Mezzana, si divide tra due poli: uno a valle a 900 metri di altezza (dove c’è la fermata del treno) e l’altro a quota 1.400. I due poli sono collegati da una strada e da una telecabina. Parte della grande skiarea, che comprende Folgarida e Madonna di Campiglio, è uno dei comprensori più importanti della regione.

Ma anche l’Alto Adige ha un occhio di riguardo per chi vuole muoversi salvaguardando l’ambiente: praticamente su tutto il territorio si può viaggiare in modo ecocompatibile con un unico biglietto, la Mobilcard (http://www.mobilcard.info/it/mobilcard.asp#accept-cookies), che permette di utilizzare ogni mezzo di trasporto pubblico. Numerose sono le località fra cui scegliere. Partiamo da uno dei comprensori sciistici più rinomati, Plan de Corones, montagna locale che conta oltre 100 chilometri di piste. È collegato direttamente alla stazione ferroviaria di Perca, nata proprio per facilitare lo scambio fra il treno e la nuova telecabina RIED, che sale fino alle piste partendo a fianco dei binari. Da Plan de Corones con la telecabina Piculin ci si immette nel circuito Sellaronda.
Dalla stazione ferroviaria Versciaco-Monte Elmo invece si raggiungono a piedi gli impianti Tre Cime Dolomiti. Da qui parte anche lo Ski Pustertal Express, che in una quarantina di minuti porta agli impianti di Plan de Corones. Il servizio ferroviario oltre a collegare le due aree sciistiche, consente di muoversi senza auto anche soggiornando più lontano dalle piste, per esempio a Villabassa o Dobbiaco.
Un’altra opzione è data dalla stazione di Vipiteno: passando per i vicoli medievali della città si arriva alla stazione a valle della cabinovia Monte Cavallo, che porta velocemente fino a quota 1.860 metri.
Infine le località di Ortisei, Santa Cristina Selva di Val Gardena sono comodamente raggiungibili dalla stazione di Bolzano grazie al servizio treno e bus di Trenitalia chiamato FrecciaLink.
Facciamo ora un salto in Svizzera, dove il treno con carrozze panoramiche Bernina Express fa una spettacolare traversata alpina da Tirano fino a Coira, comune elvetico nel Cantone dei Grigioni. Viaggiando lungo la tratta della Ferrovia Retica (patrimonio dell’umanità UNESCO) passa sopra i 65 metri di altezza del viadotto Landwasser, un ponte in pietra che sovrasta la gola in cui scorre l’omonimo torrente. Si attraversano in tutto 55 tunnel e 196 ponti con viste mozzafiato su laghi, montagne e ghiacciai.
Nella prima parte del percorso il treno ferma a St. Moritz, lussuosa località turistica in Alta Engadina, a poco meno di 1.900 metri di altezza. Baciata dal sole in media oltre 300 giorni l’anno, conta su ben 350 chilometri di piste. Sul monte Corviglia parte la pista da discesa più ripida del Paese, con una pendenza del 100% sul dirupo del Piz Nair. Il Bob Run è invece una delle piste naturali di bob più antiche del mondo. Gli appassionati del trekking hanno infine a disposizione 150 chilometri di percorsi, mentre ai fondisti che visitano l’Engadina sono dedicati ben 200 chilometri di piste.
Ma il Bernina Express non è l’unico treno per gli amanti della Svizzera: il vagone après-ski dalla località di Andermatt sul passo dell’Oberalp fino a Disentis, in sei fermate permette di raggiungere facilmente le piste. Il tutto superando ogni giorno 6.000 metri di dislivello. Può viaggiare chi è in possesso del biglietto del treno valido o di uno skipass (è obbligatorio effettuare una consumazione). Nei fine settimana poi il vagone diventa più festaiolo con un DJ che vivacizza l’ambiente.
Ad Andermatt fa tappa anche il Glacier Express che collega St. Moritza Zermatt dall’Engadina fino al monte Cervino. Noto come il treno rapido più lento del mondo, con la sua carrozza panoramica porta i viaggiatori attraverso le Alpi svizzere in circa otto ore, passando per 91 gallerie e 291 ponti. Come si può immaginare, anche in questo caso non mancano panorami incredibili (per acquistare un buono basta collegarsi a questo link: https://shop.e-guma.ch/rhaetische-bahn/it/buoni/23280/buono-per-il-glacier-express?_ga=2.33262140.306565540.1577959751-876827091.1577959751).
Giunti a Zermatt, località alle pendici del Cervino e al centro di una regione dedicata alle escursioni e agli sport invernali, è vietata la circolazione delle automobili. In inverno il comprensorio offre più di 300 chilometri di piste in tre regioni sciistiche: Sunnegga-Rothorn, Gornergrat-Stockhorn, Schwarzsee e Matterhorn glacier paradise. Gli appassionati di snowboard e di freestyle hanno a disposizione il Snowpark Zermatt. Dal Matterhorn glacier paradise / Theodulpass è possibile raggiungere il comprensorio italiano di Breuil-Cervinia e Valtournenche.
Torniamo ora nel nostro Paese, per la precisione in Lombardia in provincia di Sondrio, dove c’è Chiesa in Valmalenco, nota località turistica della omonima valle. Anche se non si può arrivare col servizio ferroviario fino in alta quota, il Treno della neve porta tutti i giorni nella skiarea dell’Alpe Palù. C’è infatti un’offerta che abbina il treno andata e ritorno da tutta la Lombardia fino a Sondrio, una navetta andata e ritorno da Sondrio a Chiesa in Valmalenco, e lo skipass valido uno o due giorni. Il biglietto speciale è acquistabile sul sito di Trenord (https://www.trenord.it/it/discovery-train/montagna-e-parchi/treni-della-neve-2019/valmalenco.aspx).
Per raggiungere le piste del comprensorio dell’Alpe Palù si prende la funivia Snow Eagle che porta a quota 2.080 metri: qui una terrazza naturale offre una spettacolare vista sulle Alpi. Ci sono poi 60 chilometri di piste per sciatori di ogni livello (per i più esperti le piste nere Nana e Thoeni). Per i fondisti ci sono invece i tracciati naturali del lago Palù, di San Giuseppe e di Lanzada. Sono organizzate poi passeggiate guidate con le ciaspole, sia di giorno che di notte, per immergersi nella tranquillità dei paesaggi innevati.
Sempre in provincia di Sondrio, con il Treno della neve si può raggiungere anche Aprica, nel cuore delle Alpi Orobie, a cavallo fra la Valtellina e la Valle Camonica. L’offerta è la stessa e comprende il biglietto del treno da tutta la Lombardia alla stazione Tresenda-Aprica-Teglio, la navetta dalla stazione ad Aprica e lo skipass valido nell’area sciistica Aprica&Corteno. Parliamo di 50 chilometri di piste che si snodano fino ad Aprica partendo da un’altitudine di 2.300 metri. Ben 16 impianti di risalita servono tutto il comprensorio. Le quattro sezioni collegate fra loro in cui è divisa l’area offrono dai tracciati più semplici e panoramici fino ai percorsi più impegnativi attraverso i boschi. Gli amanti dello sci di fondo possono contare sugli anelli nelle località montane di Pian di Gembro e Trivigno, entrambe a pochi chilometri da Aprica. Da qui si può esplorare la zona anche con le ciaspole, per rigenerarsi lungo i tracciati nella quiete dei boschi.
Un’altra regione simbolo dello sport invernale è la Valle d’Aosta. Nel centro della regione c’è Pila, località a 1.800 metri con una vista che spazia dal Monte Bianco al Grand Combin, dal Cervino al Monte Rosa. Lambita da boschi di abeti e larici, Pila domina la città di Aosta a cui è collegata da una telecabina. Arrivando in treno al capoluogo, in meno di venti minuti si raggiungono comodamente le piste: con i loro 70 chilometri, si snodano da quota 1.540 metri di Plan Praz fino ai 2.750 metri della seggiovia Couis 1. Gli impianti danno accesso a un comprensorio ideale per tutti gli sciatori, da quelli alle prime armi fino ai più esperti.
Infine, per chi sta pensando al Piemonte c’è la località di Bardonecchia, nell’arco alpino occidentale con cime che superano i 3.000 metri. L’area sciistica, con venti impianti di risalita e 100 chilometri di piste, include i comprensori del Colomion-Les Arnauds, del Melezet e del Jafferau. Quest’ultimo è collegato da una navetta gratuita che in pochi minuti conduce dal centro del paese fino a quota 2.800 metri. Qui si scia prevalentemente fuoribosco, con un’incredibile vista sulle montagne circostanti.
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Claudia Dagrada
Quando mi dicono di descrivermi in poche parole, racconto sempre questa cosa perché è proprio ciò che sono: quando mi capita di fermarmi davanti a un negozio per ammirare in vetrina un bellissimo vestito, o un bel paio di stivali, mi chiedo "Che biglietto aereo potrei comprare con la stessa cifra?". Investo tutto quello che ho nei viaggi perché sono la mia linfa, e da molti anni lo faccio in solitaria (se escludiamo la presenza della macchina fotografica e di un buon libro). Trovo sia un'esperienza che va provata almeno una volta nella vita e la consiglio vivamente. Proprio per questo ho aperto il blog www.prontechesiviaggia.com dedicato alle donne che, come me, vanno alla scoperta del mondo in compagnia di se stesse. Con una predilezione per il Sud-Est asiatico, dove ho viaggiato zaino in spalla libera e selvaggia, mi sono fatta travolgere dall'adrenalina di New York, ultimamente tramite una community ho lavorato in cambio di vitto e alloggio in vari Paesi europei, e non vedo l'ora di scoprire il Centro e il Sud America. Detto questo, sono una giornalista freelance milanese (non imbruttita) con la curiosità della donna gemelli e il gene dei viaggi dell'ascendente sagittario. Mi sono laureata in lingue e letterature straniere e ho sempre vissuto la scrittura come qualcosa di meravigliosamente liberatorio. Sono una portatrice sana di entusiasmo, amo libri e film che raccontano i tormenti dell'anima, e difendo strenuamente il piacere delle piccole cose.
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